Presentato al Festival della Scienza di Genova il portale che mette a disposizione dei media un elenco di ricercatrici pronte a rispondere alle domande dei giornalisti. "Perché" dicono le promotrici "quando c'è da commentare una scoperta nell'80% dei casi l'intervistato è un uomo"
È on line da oggi il sito www.100esperte.it che raduna e mette a disposizione dei giornalisti i curricula delle massime esperte italiane nell'ambito delle Scienze e della Tecnologia, scelte sulla base della rilevanza scientifica delle loro pubblicazioni, il cosiddetto «H Index». Una delle “donne contro gli stereotipi” è la professoressa Maria Pia Abbracchio, Presidente di Fondazione Filarete e professoressa di farmacologia dell'Università degli Studi di Milano.
L'iniziativa mira a ripristinare una sorta di par condicio nella divulgazione scientifica dell'area STEM dove la grande maggioranza degli scienziati sentiti dai media è maschile: 8 volte su dieci in quest'area disciplinare i giornalisti intervistano uomini anziché donne. Un sito ideato e costruito per crescere nel tempo, incrementando il numero di esperte e ampliando anche i settori disciplinari, che mira a realizzare un database di fonti autorevoli femminili nel campo delle Stem, affinché i giornalisti possano interpellarle per approfondimenti scientifici nell'area di rispettiva competenza.
Il sito è ideato e promosso dall'Osservatorio di Pavia e dall'associazione di Giornaliste GiULiA, con la partecipazione tecnica del centro GENDERS dell'Università degli Studi di Milano e Wikimedia, in collaborazione con la Fondazione Bracco e con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Gode del patrocinio della RAI Radiotelevisione Italiana, del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e della Consigliera Nazionale di Parità istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
La prof.ssa Maria Pia Abbracchio da maggio 2016 è Presidente di Fondazione Filarete, centro dell'Università degli Studi di Milano per il trasferimento di conoscenze e tecnologie dall'accademia all'industria e al mercato e per la creazione di startup tecnologiche ed innovative.
La professoressa è inoltre Presidente dell'Osservatorio della ricerca dell'Università degli Studi di Milano, e autrice/coautrice di circa 180 pubblicazioni scientifiche su riviste con impact factor e “peer-revision” (H-index: 63, InCites 2015) grazie ai suoi studi sui ruoli fisiopatologici delle purine, molecole di segnalazione universali che regolano crescita, sopravvivenza e differenziamento cellulare. Fra i tanti riconoscimenti ricevuti, è stata nominata da Thomson Reuters “Highly cited scientist”, definizione basata sul numero di citazioni ottenute nella letteratura scientifica internazionale che identifica gli scienziati autori delle pubblicazioni più influenti al mondo nel loro settore (meno dello 0,5% di tutti i ricercatori). Nel 2014 è stata insignita dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per meriti scientifici. Nel 2016 è nominata “in nome di sua Maestà” Filippo VI Foreign Member Of The Royal Academy Of Pharmacy Of Spain, e sempre da quest'anno fa parte dell'Academia Europea.
L'Università degli Studi di Milano può vantare nel suo corpo docente diverse illustri studiose presenti nell'elenco delle 100 esperte:
oltre che diverse alumnae.