Fondazione Filarete
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Acceleratore d'impresa nella salute, nei biomateriali e nelle tecnologie avanzate
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08/09/2016 12.26.31
Tre aziende insediate in Fondazione Filarete ottengono finanziamenti Ue per oltre 3,5 milioni di euro grazie al programma Horizon 2020 SME

Tensive è la terza startup che si aggiudica lo SME Instrument. Il 2016 l'anno d'oro: Dianax a luglio ha ottenuto oltre 2milioni di Euro e Proxentia ad aprile 1milione e mezzo di Euro.

La startup Tensive è risultata tra i beneficiari della Fase 1 del programma SME Instrument, ottenendo un finanziamento di 50 mila Euro. Il finanziamento premia “Regenera”, un progetto che rende possibile la realizzazione di protesi innovative, formate da un biomateriale sintetico e biodegradabile, dotato di porosità interne e micro canali che replicano l'architettura dei vasi sanguigni con l'obbiettivo di innescare il processo rigenerativo del tessuto adiposo mentre il biomateriale sintetico si degrada progressivamente. Lo SME Instrument, nell'ambito del programma Horizon 2020 della Commissione Europea, nasce come un sistema di fondi con una dotazione complessiva di 3 miliardi di Euro, rivolto alle piccole e medie imprese, orientato allo sviluppo di un'economia intelligente, sostenibile ed inclusiva, che possa portare gli stati membri ad alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.

Con Tensive, salgono a tre le aziende insediate in Fondazione Filarete che si sono aggiudicate il finanziamento europeo nel 2016.

A Luglio, infatti, Dianax ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto di due milioni e 171mila euro dalla Commissione Europea, al fine di sviluppare Lab-on-chip, un sistema di analisi portatile per la prevenzione, la diagnosi ed il controllo del diabete, basato sulla tecnologia Micro-Electrical-Mechanical-System, che consente di misurare la concentrazione di proteine presenti in una goccia di campione fluido, trasmettendo in tempo reale i risultati su Smartphones e Tablets.

Ad Aprile era stata la proposta del team di Proxentia a conseguire la Fase 2 da un milione e 500mila Euro, grazie alla realizzazione di piattaforme diagnostiche innovative che facilitano e abbattono i costi dei controlli qualitativi all'interno della filiera alimentare. Si tratta di un lettore, un set di cartucce monouso e un software per dispositivi portatili in grado di analizzare, in soli 20 minuti, le caratteristiche di ogni singolo prodotto (vino, latte, cereali) e le potenziali alterazioni subite sfruttando la tecnologia proprietaria RPI (Reflective Phantom Interface) nata dall'unione di competenze che vanno dall'alta tecnologia nel campo dell'ottica e dei materiali avanzati fino alle nuove tecnologie bio-sensoristiche.